A differenza del passato, oggi le pellicole serigrafiche possono essere create con software di grafica. La pellicola in bianco e nero, necessaria per incidere il telaio serigrafico, si può ottenere per mezzo di una fotounità. Il file viene stampato in bianco e nero su pellicola osservando il disegno diritto. Poi si posa la pellicola stampata sul lato stampa del telaio emulsionato, e si espone alla luce UV. Occorre orientare la pellicola in modo che il toner sia a contatto con l‘emulsione del telaio.
A esposizione terminata la procedura prevede lo sviluppo del telaio in acqua, fino a che l’immagine appare.
Le pellicole serigrafiche sono composte da 2 strati differenti, di cui uno può̀ influenzare le proprietà̀ dell’altro e viceversa. Se si selezionano attentamente gli inchiostri e si seguono le istruzioni per la serigrafia, è possibile ottenere i risultati richiesti sulla pellicola stampata. Se gli inchiostri e le pellicole non sono compatibili al 100%, si possono verificare effetti negativi. I progetti per la serigrafia devono effettuare separazioni dei colori precise usando regolatori ed estensioni (trapping). Il trapping consiste nell’estensione, nella sovrastampa o nella sottoincisione di oggetti per evitare imprecisioni di stampa. Di norma quando si stampa a più colori, si necessita di una pellicola per colore, ciascuna pellicola è dotata di 6 crocini, 3 in alto e 3 in basso, per centrare i colori in fase di stampa. Questi crocini possono essere usati come riferimento per posizionare ogni pellicola sul telaio. Per rendere l’operazione ancora più veloce e precisa si possono aggiungere sul file altri quattro crocini, in corrispondenza degli angoli interni della cornice del telaio. Sarà sufficiente in questo caso posizionare ogni pellicola sul rispettivo telaio in modo che i crocini più esterni corrispondano con i quattro angoli del telaio.